La nostra storia!
La società fu fondata nel giugno 1955 e affiliata alla Federazione Italiana Canottaggio, dal gennaio 1956, con il nome di Gruppo Sportivo Canottieri Pietro Cavallini, prendendo il nome del fondatore. La sede che agli inizi era in una cantina nel centro del paese, in via Vittorio Veneto (all’attuale civico 15), funzionava da ricovero imbarcazioni (poche e di tipo Jole), da piccola palestra e da sede sociale. Come scalo sul fiume veniva utilizzata la discesa a monte del ponte della ferrovia posta in Lungarno Mazzini, distante qualche centinaio di metri. Nei primi dieci anni l’attività era a carattere stagionale e con partecipazione a regate locali. La piena dell’Arno del novembre 1966 danneggiò pesantemente i materiali le attrezzature e la documentazione, arrestando per un po’ l’attività sportiva. Con il sostegno e la passione del fondatore e degli amici canottieri venne individuata una zona a sud est del centro del paese, nella golena del fiume Arno, adiacente all’esistente campo sportivo e di proprietà della famiglia dei nobili inglesi Lawley, che risiedevano da oltre due secoli nella villa di Montecchio. Robert Lawley concesse questo appezzamento di terreno in comodato d’uso alla società, con l’impegno che venisse usato per tramandare la tradizione remiera del paese. Il luogo venne scelto anche per l’esistenza di uno vecchio scalo in cemento con imbarcadero, usato fino alla fine degli anni ’50 per traghettare le persone sulla sponda sinistra che portava a Pontedera, struttura andata in disuso dopo la costruzione dell’attuale ponte stradale. Nel 1968 venne costruita una baracca di lamiera di 6×12 metri per il ricovero delle barche e per gli allenamenti a terra e in varie fasi, negli anni successivi, fu ampliata con uno spogliatoio, una piccola palestra con una vasca voga esterna a due di punta e un campetto da basket. Il primo titolo italiano fu vinto nel 1969 alla Spezia con un misto Cavallini-Limite in “4 jole” juniores con Norberto Ciampi e Silvano Calderini. Agli inizi degli anni ‘70 fu acquistato anche un carrello portabarche, fino ad allora le trasferte venivano fatte con un pullman a noleggio sul quale viaggiavano atleti, sostenitori e sul tetto le imbarcazioni. E’ del 1972 la prima partecipazione ad un campionato mondiale con Giovanni Frangioni nell’ “otto con” junior. Il 19 dicembre 1975 fu registrato ufficialmente lo Statuto societario redatto da Cristiano Meioli, riorganizzatore e per molti anni presidente societario. In quell’anno arrivò anche il secondo titolo italiano con l’atleta Manola Marinai (attuale giudice arbitro internazionale) in “singolo” junior, la quale si ripeté nel 1977 nel “singolo” senior. Il 22 gennaio 1977 un grave lutto colpì la società con l’annegamento durante l’allenamento del giovane canottiere Riccardo Nardi. Iniziò nel contempo un periodo di crisi fra dirigenti e atleti che portò ad una scissione, il gruppo allontanato l’anno successivo fondava la Canottieri Pontedera. L’attività continuò con la realizzazione della prima parte dell’attuale palestra e segreteria. Nel luglio 1980 il terreno su cui sorge l’impianto venne venduto dalla famiglia Lawley ad una società immobiliare (con la clausola scritta di mantenervi l’attività della società remiera) che nel gennaio 1982 lo cedette al Comune, il quale a sua volta lo concesse in comodato alla Canottieri Cavallini. L’ampliamento continuò con il nuovo rimessaggio barche, alla cui posa della 1^ pietra assistette il presidente federale Paolo D’Aloja (attore fondamentale per il nostro sviluppo), i doppi spogliatoi, la vasca voga a 4, il circolo ricreativo, fino ad arrivare alla struttura attuale di oltre 830 mq. coperti, completata nel 1987 con la sistemazione dello scalo sul fiume. Nell’ottobre 1988 l’impianto venne inaugurato dal presidente federale Gianantonio Romanini, che all’epoca lo definì uno degli impianti più importanti in Italia ad uso esclusivo del canottaggio. Il 10 novembre 1988 il CONI nazionale conferì alla società la Stella di bronzo al merito sportivo. L’attività agonistica proseguì con le numerose vittorie del singolista Alberto Alderigi che dal 1980 al 1986, sotto la guida dell’allenatore e dirigente Franco Paparella, vinse ininterrottamente anche due titoli all’anno , partecipando anche da singolista al mondiale juniores del 1984. Negli anni successivi, molti atleti di livello si avvicendarono conquistando vari podi ai campionati di categoria e la vittoria di molte regate nazionali. Il 14 dicembre 1993 il CONI assegnò il grado di argento della Stella al merito sportivo. Agli inizi degli anni 2000 l’atleta Rebecca Meioli rilanciò l’attività femminile con la conquista di un titolo italiano in “singolo” ragazzi. La sera del 15 ottobre 2004 una tromba d’aria si abbatte sull’impianto causando danni gravissimi che lo misero fuori uso, fortunatamente senza ferire gli atleti che si stavano allenando. Il rimessaggio imbarcazioni venne scoperchiato e parzialmente demolito, divelta la veranda e anche molte parti del tetto della palestra. Dichiarato inagibile dalle autorità rimase tale per oltre due anni, in quel periodo fu anche oggetto di atti vandalici e furti. Grazie alla tenace azione di Franco Paparella, che si dedicò anima e corpo alla sua ricostruzione e riapertura, nonostante le difficoltà autorizzative, legali ed economiche. Riuscì nell’intento terminando i lavori e restituendo alla comunità la struttura sportiva, agibile e più funzionale di prima, giusto qualche mese prima della sua scomparsa. Per il suo impegno nello sport remiero era stato insignito delle benemerenze di Cavaliere al merito della Repubblica e della Stella di bronzo al merito sportivo. Mancando un allenatore la società non svolse attività agonistica per alcuni anni, fino alla piena ripresa nel 2009. Da quell’anno grazie all’arrivo di nuovi dirigenti e dell’allenatore Stefano Tognarelli l’attività ripartì a pieno ritmo, con risultati quasi immediati. Nel novembre 2010 anche il presidente federale Enrico Gandola visitò l’impianto. Dal 2010 ad oggi molti sono stati i successi: la prima medaglia ad un mondiale, nel 2012, con Sandra Celoni capovoga dell’ “otto con” junior, bronzo che riconferma l’anno successivo, nove presenze ai campionati del mondo (junior, universitari e Under 23) anche con Serena Cicerchia e Allegra Francalacci, anche lei bronzo mondiale; la conquista di due titoli, tre argenti e un bronzo ai campionati europei, 10 titoli italiani in barca e 7 al remoergometro. L’ 8 ottobre 2013 il CONI nazionale ha conferito alla società della Stella d’oro al merito sportivo e al presidente Gabriele Luschi la Stella di bronzo al merito sportivo per l’ultratrentennale attività dirigenziale. Nel 2015 la società ha compiuto 60 anni di attività sportiva, i cui risultati sono visibili alla pagina “società” di questo sito,nella sezione “albo d’onore”. Nel 2020 l’equipaggio formato da Nicolò Bacci ed Emanuele Meliani conquista ben due Titoli italiano nelle specialità “doppio ragazzi” di fondo e distanza olimpica. Nel 2021 quattro nostri atleti partecipano ai Campionati europei Junior e due di loro anche ai Campionati mondiali Junior. Nel 2023 e 2024 Giorgia Borriello partecipa ai Campionati mondiali Universitari conquistando un bronzo ed un argento.
Pietro Cavallini. Nasce a Calcinaia l’11 agosto 1879. Nel 1895 va a lavorare a Marsiglia e dopo alcuni anni, nel 1898 si imbarca come mozzo su un piroscafo diretto negli Stati Uniti; a New York rimane poco tempo e tramite conoscenti calcinaioli si trasferisce a Dolton, vicino a Chicago dove, dopo alcuni umili lavori, avvia un’attività di produzione di gelato insieme al fratello Duilio. Nei primi del ‘900 torna in Italia per sposarsi con Tersilia, con la quale ha tre figli: Charles, Arturo e Angelo. Negli anni 30, dopo aver perso tutto durante la grande crisi del ’29, riparte con il ristorante “Cavallini’s Villa Nova” (si dice frequentato anche da Al Capone) e poi gestito dai figli. Mantiene sempre legami stetti con Calcinaia, dove torna solo tre volte fino alla liberazione. Ma subito dopo il 2° conflitto mondiale, tramite conoscenze, riesce ad imbarcarsi con la moglie su una nave militare americana (essendo diventato cittadino Usa) e sbarcato a Napoli raggiunge Calcinaia dove rimarrà per quasi due anni. Poi fino agli anni ’70 torna quasi ogni anno nel periodo fra maggio e giugno, sostenendo e finanziando varie attività sociali e filantropiche, fra cui la banda musicale S. Martino di Selvatelle. Sempre in quegli anni, per mantenere viva la tradizione remiera, già tramandata con la regata paesana in onore di Sant’Ubaldesca, nel giugno 1955, insieme agli amici di gioventù (molti dei quali ex navicellai), fonda la nostra società di canottaggio che prenderà il suo nome. Ricordiamo i fondatori e primi atleti: Dino Biagetti, Paris Panichi, Loris Marinai, Svaghis Panichi, Luciano Panichi, Piero Giusti, Mario Minacciati e tanti altri. Le sue visite a Calcinaia diventano degli eventi e dei momenti di festa paesana, con sfilate di canottieri e bersaglieri a corsa (ai quali rimane legato tutta la vita, nonostante non avesse fatto il servizio di militare), parate di barche sul fiume e raduni conviviali. Torna anche per assistere alle regate di canottaggio e verificare l’andamento del sodalizio, nonostante l’avanzare dell’età. Personaggio importante nella comunità italo americana di Chicago, ha aperto anche la sfilata del Columbus Day del 1970. Alla festa del suo 100° compleanno ha partecipato anche il Presidente americano J.Carter. E’ morto ultracentenario a Dolton (Illinois) il 14 marzo 1980, per tutti noi rimane lo “zio Pietro”.